Sonderkommando
Sonderkommando
Note di Regia
Primo Levi avvertiva: “se è successo, potrebbe ancora succedere”. La Storia, come diceva già Vico, si ripete, e non perché si ripeta uguale negli atti, ma perché la natura dell’uomo è sempre la stessa. La natura dell’odio e della volontà di “eliminazione dell’altro” perché diverso da sé, non ci ha mai abbandonato ed è questa ragione che ci spinge oggi, nel 2013, a raccontare una storia d’amore così diversa eppure così tristemente uguale.
Un frammento lirico, un affresco che ritrae la nascita di un amore tra due uomini, due deportati in un campo di concentramento. Il viaggio, il treno, un canto da Mahler, il suono stridulo di un’armonica rompe il silenzio dei vivi. Emanuele nota Leone, lo guarda da lontano, si fa spazio tra la folla del vagone, vuole avvicinarsi attratto dal sentimento che Leone esprime attraverso le note di quello strumento trovato in tasca ad un morto ritto accanto a lui. Fasci di luce in movimento, bagliori che dall’esterno svelano l’insufficienza dei deportati ammassati in un carro bestiame. Un quadro espressionista che urla il suo messaggio, ma il grido è muto, tutto è paralizzato, nessuno parla, si risparmia il fiato, l’individualismo cresce, la potenza degli sguardi tra i due, l’unica forma di vita. Due profili in silhouette, due volti vicini, è l’amore che sboccia dove gli pare, come un fiore dal letame. Nel buio, le labbra di Leone sono ad un soffio da quelle di Emanuele, dalle grate del vagone filtra una luce che ha il sapore di un arrivo; le due silhouette si perdono nella sovraesposizione del portellone che si apre.
Caos, grida, cani che abbaiano, un inferno. Dall’alto tante teste che si dirigono fuori dal vagone.
I due destini si dividono, perdiamo Emanuele, inizia l’incubo per Leone. Un corridoio buio, grida sofferenza, smistamenti, condanne. Leone spia, conosce la mostruosità del Lager. Ma lui è diverso, il suo destino è più crudo: vittima e carnefice in egual misura, o doppiamente vittima. Ed eccolo entrare nella “zona grigia”, quella dei corvi del crematorio. E’ stato selezionato per far parte della squadra speciale dei Sonderkomamndo. Condurre i fratelli alle finte docce, rimuoverne i cadaveri a braccia dopo pochi minuti e caricarli sui carrelli da infilare nei crematori, questa la routine.
Immagini eidetiche, poche pennellate, poca luce ad illuminare gli ambienti angusti del Lager. Più che una ricostruzione, un’interpretazione e una configurazione degli spazi secondo una sensazione personale, di chi ha visto, ma non vissuto. Non si vedono corpi, tutto è riflesso negli occhi increduli di Leone. La camera gas è un ambiente oscuro, dove il non-visto evoca ciò che è presente. Lo spogliatoio, rigoroso, geometrico nell’architettura, è sporcato dal gorgo delle file di chi vive per l’ultima volta.
Nel caos generale Emanuele e Leone si scontrano di spalle, si girano … i loro due profili sono vicini come lo erano in treno, in quel bacio rimasto sospeso. Il tempo si ferma (gioia, desiderio, terrore). Un lungo momento di sospensione tra i due, gli occhi negli occhi. E invece tutto è negato da tutto. I due amanti vengono allontanati e divisi dalla folla. Il Sonder deve continuare il suo compito infame ed Emanuele deve procedere verso la camera a gas. La vista ci viene oscurata.
Ma lo sterminio continua … a tutt’oggi.
Nicola Ragone
Note
Cast
Marcello Prayer
Tommaso Lazzotti
Vittorio Viviani
Marta Nuti
Federica Flavoni
Con la partecipazione straordinaria di Pietro De Silva
Maximilian Dirr
Fabio Morici
Andrea Mautone
Veruska Rossi
Riccardo Scarafoni
Valerio Felici
Annalisa Lori
Massimo Odierna
Giuseppe Ragone
Viola Piroli
Monica Belardinelli
Luca Mascolo
Diletta Acquaviva
Maurizio Sacchetti
Bartolomeo Casu
Ugo Benini
Alessio Biondelli
Carmine Donnola
Matteo Pasanisi
Martina Rossi
Leonardo Pasanisi
Roberto Cottini
Carmine Iuvone
Francesco Fiore
Giuseppe Dezio
Henri Martino
Pino Ragone
Giovanni Saponaro
Rocco Santopietro
Daniele Belli
Cristiano Peparini
Liliac Radu
Dorobat Petru
Troupe
Produzione: Produzione Straordinaria s.r.l, con il contributo del Ministero dei Beni Culturali.
Teatri di posa: Augustus color
Sviluppo e stampa/post -produzione: Augustus color
Supporto: pellicola 35mm
Regia: Nicola Ragone
Produttore Esecutivo: Pierfrancesco Fiorenza
Sceneggiatura: Nicola Ragone, Silvia Scola
Direttore della Fotografia: Daniele Ciprì
Scenografo: Fabio Vitale
Costumi: Marina Tardani
Trucco: Adriano Carboni
Acconciature: Oscar Macera
Fonico di Presa Diretta: Gianfranco Sforzin
Segretaria di Edizione: Ilaria Caruso
Montaggio: Paolo Maselli
Musica: Angelo Vitaliano
Organizzatore Generale: Leonardo Araneo
Direttore di Produzione: Ivan Brienza
Primo Ispettore di Produzione: Giuseppe Volonnino
Secondo Ispettore di Produzione: Leonardo Botta
Segretario di Produzione: Valentina Amati
Segretario di Produzione: Basilio Gasparri
Consulente: Paolo Baroni
Consulente: Vincenzo Maurizio Paolella
Aiuto Regia: Giuliano Braga
Assistente alla Regia: Donato Robustella
Assistente alla Regia: Marco Scola Di Mambro
Operatore alla Macchina: Daniele Ciprì
Capo Squadra Elettricisti: Mimmo Caiuli
Capo Squadra Macchinisti: Massimo Lazzara
Assistente Operatore: Stefano Fenocchi
Elettricista: Massimo Moreschini
Macchinista: Guido Mestri
Aiuto Operatore: Tito Micozzi
Video Assist: Giacomo Ragone
Attrezzista: Franco Puccio
Responsabili Location: Enzo D’Attilia e Giorgio D’Antonio
Aiuto Attrezzista: Francesco Ciccimarra
Ricerca Storica: Fabiana Rizzi
Arredatrice: Fabiana Rizzi
Aiuto arredatrice: Sara Stirpe
Assistente Scenografo di Set: Rosalba Palmente
Assistente Scenografo: Lisa de Benedictis
Assistente Scenografo: Alfredo Ritondale
Ricerca Storica e Preparazione: Elena Pavinato
Prima Assistente ai Costumi: Marika Argentini
Seconda Assistente ai Costumi: Nika Campisi
Microfonista: Leonardo Giambi
Assistente Truccatore: Jessica Biondini
Aiuto Truccatore: Carla Martino
Aiuto Truccatore: Carla Perrucci
Fotografo di Scena/Web Designer: Patrizio Cocco
Fotografo di Scena: Marco Di Meo
Backstage Video: Leonardo Botta
Backstage Audio: Basilio Gasparri
Mezzi Tecnici e Luci: Panalight
Pellicola 35 mm: Fuji Augustus color
Ringraziamenti Speciali:
Ettore Scola
Fabrizio Falco
Sara Putignano
Elisabetta Mandalari
Cesare Fragnelli
Angelo Libertini
Carlo Alessandri
Elide Cortesi
Massimo Cantini Parrini
Francesco Perri
Carlo Greppi
Licia Liberati
David Putortì
Fullframe video
Minimo comune Teatro
Pino Ragone e Maddalena Dezio
Antonella Ragone
Francesco Magistro
Piero Ragone
Nicol Ragone